Concilio di Tours (813)

«Ciascuno si studi di tradurre le stesse omelie in lingua rustica o in tedesco, affinché tutti possano meglio capire ciò che vien detto».^[1]»

Il Concilio di Tours è uno dei cinque concili di riforma voluti da Carlo Magno e celebrati nella prima metà dell'813.^[2] Di questo concilio sono rimasti 51 canoni.^[3]

^ «Easdem omilias quisque aperte transferre studeat in rusticam romanam linguam aut thiodiscam, quo facilius cuncti possint intelligere quae dicuntur», citata in La letteratura italiana, vol. I, Le origini e il Duecento, Milano 2005, RCS Quotidiani S.p.a., p. 42.
^ (FR) Von Hefele, Histoire des conciles d'après les documents originaux, III/2, p. 1135.
^ (LA, DE) Concilia aevi Karolini (742-842), prima parte (742-817), a cura di Albert Werminghoff, Hannover e Lipsia, 1906, pp. 286-293.

[1] «Easdem omilias quisque aperte transferre studeat in rusticam romanam linguam aut thiodiscam, quo facilius cuncti possint intelligere quae dicuntur», citata in La letteratura italiana, vol. I, Le origini e il Duecento, Milano 2005, RCS Quotidiani S.p.a., p. 42.

[2] (FR) Von Hefele, Histoire des conciles d'après les documents originaux, III/2, p. 1135.

[3] (LA, DE) Concilia aevi Karolini (742-842), prima parte (742-817), a cura di Albert Werminghoff, Hannover e Lipsia, 1906, pp. 286-293.

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